Di particolare interesse questa recente campagna di Airbnb che approfondisce il tema della diffusione di questa forma di turismo in Italia rispondendo indirettamente ad alcune « fake news » circa la presunta invadenza di alloggi destinati alle locazioni turistiche, la loro responsabilità per quanto concerne lo spopolamento dei centri storici delle città d’arte e la concorrenza nei confronti delle strutture alberghiere. Con tale compagna Airbnb sembra voler rispondere alle accuse di essere tra i principali responsabili della cosiddetta « gentrificazione » dei centri storici delle città d’arte italiane. La gentrificazione, in questo ambito, è intesa come il processo di trasformazione di un quartiere ad elevata vocazione turistica a causa dell’aumento del prezzo degli immobili e della sostituzione delle attività economiche tradizionali con quelle a vocazione prettamente turistica.
IN BREVE, SECONDO AIRBNB :
1 – LE CASE AFFITTATE SULLA PIATTAFORMA SAREBBERO UNA MINIMA PARTE DEGLI IMMOBILI NELLE CITTÀ
2 – 80% DEGLI HOST AFFITTEREBBERO 1 SOLO ALLOGGIO SULLA PIATTAFORMA
3 – OLTRE L’80% DEI RESIDENTI NELLE GRANDI CITTÀ D’ARTE SAREBBE FAVOREVOLE ALLE LOCAZIONI BREVI
4- LE LOCAZIONI TURISTICHE SAREBBERO UN IMPORTANTE STRUMENTO DI SOSTEGNO ECONOMICO PER I PROPRIETARI E LE FAMIGLIE
5 – GLI HOST PREFERIREBBERO GLI AFFITTI BREVI PERCHÉ SONO PIÙ SICURI DELGI AFFITTI TRADIZIONALI