CIN – Si parte dal primo settembre 2024

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Il Decreto Anticipi del 2023 ha istituito un codice identificativo nazionale (CIN) obbligatorio per tutte le strutture ricettive, inclusi hotel, affittacamere, B&B, agriturismi e case vacanza, nonché per coloro che operano nel settore delle locazioni turistiche a breve termine.

Le regioni, per coloro che già dispongono di un codice identificativo regionale (CIR, CISE, CUSR, IUN, CITR), saranno responsabili di convertirlo in CIN e di renderlo accessibile, presumibilmente tramite le loro piattaforme regionali per la comunicazione dei flussi turistici e all'ISTAT.

Per coloro che non possiedono un codice regionale, sarà necessario richiederlo tramite la nuova piattaforma nazionale del Ministero del Turismo, una volta che essa sarà operativa.

Finora, non era stata fornita una data di lancio per la piattaforma nazionale. Tuttavia, un articolo recente del Sole 24 Ore ha finalmente comunicato una data probabile: il primo settembre 2024.

 

Entro il primo settembre 2024, tutte le varie piattaforme regionali incaricate della segnalazione dei flussi turistici dovranno essere in grado di comunicare con la piattaforma nazionale del Ministero del Turismo.

Successivamente, se tutto procederà secondo i piani, verrà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la notifica dell'entrata in funzione della piattaforma nazionale.

Trascorsi sessanta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della notifica del lancio della piattaforma nazionale del Ministero del Turismo, le piattaforme OTA (come Booking, Expedia, Airbnb, ecc.) non saranno più autorizzate a pubblicare annunci relativi a strutture che non dispongono di Codice di Identificazione Nazionale (CIN). In caso contrario, saranno soggette a una multa che può variare da 500 a 5000 euro per ciascuna struttura priva di CIN. Inoltre, l'omissione dell'esposizione del CIN, sia negli annunci online che all'esterno dell'immobile in cui viene svolta l'attività (per esempio, sul citofono), comporterà una sanzione pecuniaria per la struttura che può oscillare tra 800 e 8000 euro.

Estintori e rilevatori di gas

La Legge che ha introdotto il Certificato di Idoneità al Noleggio (CIN) ha anche stabilito l'obbligo di dotare le locazioni turistiche o brevi di estintori e rilevatori di gas. Affinché le attività di questo tipo siano conformi, devono adeguarsi a tali disposizioni. È pertanto consigliabile procedere con l'adeguamento entro il primo settembre 2024.

Inoltre, la Legge nazionale richiede estintori e rilevatori di gas anche per le strutture ricettive con più di 25 posti letto. Tuttavia, per quelle al di sotto di questa soglia, persiste una certa ambiguità normativa che talvolta rende difficile affrontare la questione della prevenzione degli incendi con chiarezza normativa.

Pertanto, suggeriamo alle strutture ricettive con meno di 25 posti letto (come B&B, affittacamere e case vacanza) di conformarsi comunque alle disposizioni del comma 7 dell'articolo 13-ter del Decreto Anticipi, o di rivolgersi alle autorità comunali competenti per ottenere indicazioni precise sulle azioni da intraprendere.